Marco
Anello della Memoria di Monte Scalari
Aggiornamento: 29 dic 2020

23 Dicembre, ultimo giorno "giallo" dell'anno, ultima possibilità di uscire dai confini comunali per una escursione. Tra le escursioni programmate, scelgo di fare questo anello nel Chianti, che unisce all'attività fisica una forte componente storica.
Sui monti sopra Figline, infatti, i partigiani della Brigata Sinigaglia, furono una componente attiva e fondamentale per la liberazione di Firenze dai fascisti e dai Tedeschi, ed i ragazzi che qui morirono sono ricordati lungo il percorso dai bei pannelli informativi posizionati lungo il sentiero.
La partenza da Poggio alla Croce è subito impegnativa, con una ripida salita che porta a Pian D'Albero. I pannelli informativi che raccontano dei ragazzi della Brigata Sinigaglia sono molto interessanti, ma non nascondo che sono anche una ottima scusa per riprendere fiato.

A Pian d'Albero svetta sulla sinistra il casolare presso cui si compì il massacro dei partigiani e della famiglia Cavicchi, che li ospitava.
E' un luogo che ispira al tempo stesso tristezza e gratitudine. I ragazzi che morirono su questi colli, così come mille altri, avevano spesso meno di 20 anni. Oliviero Buccianti, con il nome di battaglia di Bistecchino, fu colpito e ucciso sul tetto di questo casolare a soli 18 anni. Per me è un simbolo ed è a questo che pensavo davanti al cippo che commemora questo luogo, qui posto dall' ANPI.

Ripresa la salita fino a Casa al Monte, dove ci sono i ruderi di un'altro casolare rifugio, il sentiero porta fino alla minuscola Cappella dei Boschi, superata la quale si arriva alla Badia di Monte Scalari, che nei giorni dell'occupazione fungeva da base del comando tedesco. Purtroppo oggi è in stato di abbandono e non si può visitare all'interno.

Poche decine di metri più avanti si trova il Cerro Centorami, una maestosa quercia secolare che è probabilmente l'albero più bello che io abbia mai visto.
Alla Capanna dei Cinghialai, che in periodo non-covid è di sicuro un posto frequentato da escursionisti e cacciatori per un po' di ristoro, ho iniziato la discesa verso Cintoia, deviando quindi dall'anello ufficiale, per aggiungere chilometri alla mia camminata.
La risalita da Cintoia è ripida quanto quella iniziale, forse anche più faticosa.
A circa metà ho fatto il mio primo incontro con i cinghiali nel bosco. Una famiglia di 6 è passata correndo in direzione opposta alla mia, su un sentiero parallelo e poco più in basso del mio. I primi 5 sono corsi via senza fermarsi, ma il 6, il più grosso e quindi forse il maschio, si è fermato a guardarmi, come per capire che intenzioni avessi. Nonostante che sulla collina di fronte si sentissero gli spari dei cacciatori in battuta, questa famiglia non sembrava terrorizzata e quindi l'incontro è stato tranquillo e ciascuno ha proseguito indisturbato per la propria strada.
Felice e contento ho ritrovato il percorso ufficiale dell'anello a Casa Monte Moggio e da qui ho tranquillamente raggiunto l'arrivo.
Gran bella camminata, abbastanza lunga e a tratti faticosa ma piena di significati. Sono contento di averla fatta e non escludo di rifarla, magari in compagnia.
Video:
Riepilogo del percorso:
Traccia gps:
TRAVEL LOG
Nome dell'escursione: Anello della Memoria di Monte Scalari
Data dell'escursione: 23 Dicembre 2020
Durata: 6h 08m Orario partenza/arrivo: 8:05
Km percorsi: 18,64 Km Guadagno/Perdita quota: 730/720
Meteo: Poco nuvoloso Temperatura: 9°
Località visitate: Pian d'Albero, Casa al Monte, Cintoia
Sentieri e strade percorsi: Strade bianche
Tipo percorso: Anello
Interesse storico/culturale: Lungo il percorso si legge la storia della Brigata Sinigaglia
Interesse paesaggistico: Ruderi e Badia di Monte Scalari
Compagni di escursione: Escursione in solitaria
Fauna e tracce: Incontro con cinghiali
Flora: Cerro Centorami
Voto generale: 8,5
Difficoltà generale: Lungo e con 2 ripide ascese. Impegnativo
Note: n.d.s.